Valorizzazione e certificazione delle competenze
Il dispositivo di certificazione delle competenze, come da anni viene sollecitato dall’Unione Europea, consente ai cittadini di vedere riconosciuto il bagaglio di acquisizioni di cui sono portatori, senza essere penalizzati nel perseguire i propri obiettivi formativi e lavorativi.
E’ bene specificare che, in linea con gli orientamenti europei e nazionali, si certificano le competenze comunque acquisite dalle persone e non si certificano i percorsi. Il processo di certificazione avviene sia per la valorizzazione degli apprendimenti formali (ossia alla fine della frequenza di un’attività formativa), sia per la validazione e certificazione di apprendimenti non formali ed informali.
Perché è importante la certificazione delle competenze
L’opportunità di certificare i risultati di apprendimento e di esperienza significa dimostrare, riorganizzando le esperienze lavorative e sociali dei cittadini e dei lavoratori in termini di competenze, la “comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale”.
Il processo di valorizzazione e certificazione è garantito dalla pluralità di soggetti che intervengono nelle diverse fasi che lo compongono:
• accoglienza e orientamento;
• descrizione delle competenze;
• verifica delle evidenze/performance;
• validazione (valutazione delle competenze e supporto al risultato dell’ apprendimento);
• attestazione/certificazione.
Il processo di valorizzazione e certificazione delle competenze
Il servizio di valorizzazione e certificazione delle competenze si rivolge a tutti i cittadini ma soprattutto a coloro che pur lavorando o avendo lavorato non hanno un titolo di studio o formativo riconosciuto. Esso permette a ciascuno di mettere a frutto il proprio bagaglio di conoscenze, abilità e capacità, per vederle riconosciute e utilizzarle nel proprio lavoro e nella propria vita. Esso interessa:
• le persone iscritte e che hanno partecipato ad un percorso formativo;
• le persone con esperienza maturata in contesti lavorativi e/o informali e/o attestazioni conseguite in situazioni di apprendimento formale.
Nella fase di accoglienza e orientamento è necessario chiarire alle persone interessate alla formalizzazione e certificazione delle competenze il significato del processo, la sua articolazione, le sue regole, i suoi output ed il loro valore (Qualifica, Certificato UC, Scheda capacità e conoscenze) e l’utilizzo del Libretto formativo al fine di favorirne la consapevole partecipazione alle diverse attività. E’ necessario attivare una consulenza individuale per le seguenti attività: analisi della richiesta, verifica con il repertorio professionale e relative qualifiche, definizione e raccolta dei documenti prodotti a supporto; prefigurazione del tipo di attestato che la persona potrebbe perseguire; raccolta prove e formazione di un dossier. Il candidato, insieme all’orientatore, di comune accordo, decideranno in merito alla convenienza o meno di continuare il processo.
L’obiettivo è supportare la persona a identificare e formalizzare le competenze acquisite nei contesti di apprendimento non formale e informale tramite ricostruzione e analisi delle esperienze e raccolta delle relative evidenze.
A partire da quanto indicato nel piano individuale di valorizzazione delle competenze la persona viene aiutata all’elaborazione guidata del curriculum, secondo lo standard europeo attraverso:
• la ricostruzione della biografia formativa, professionale ed esperienziale dell’utente;
• l’individuazione e descrizione delle competenze acquisite, identificando, tra le esperienze condotte, quelle più significative per l’individuazione delle competenze;
• l’organizzazione sistematica delle informazioni raccolte necessarie a dimostrare il possesso delle competenze.
Le evidenze sono delle “prove” che la persona ha raccolto nel corso del tempo o che ricostruisce per l’occasione, finalizzate ad attestare, a dare evidenza, del possesso dei risultati di apprendimento oggetto di identificazione.
Verrà predisposto, insieme all’orientatore, un dossier di competenze per raccogliere in maniera dettagliata le evidenze delle esperienze professionali, formative e sociali acquisite, per facilitare la trasparenza sul percorso e sulle competenze acquisite dal candidato, rispetto alla qualifica professionale da raggiungere.
Inoltre sarà necessario accertare che le evidenze siano “prove” di conoscenze e capacità esercitate. Nel caso in cui le evidenze prodotte non siano ritenute sufficienti, è necessario accertare la presenza delle competenze attraverso l’osservazione diretta del comportamento della persona.
Infine a seguito della validazione delle competenze, l’individuo può:
• partecipare ad un percorso formativo di tipo formale, al fine di sviluppare le competenze mancanti necessarie all’acquisizione della qualifica; in tal caso, la partecipazione al percorso potrà essere ridotta alla frequenza delle sole unità formative relative alle competenze che non sono state validate,
• sostenere le prove di verifica per ottenere la certificazione delle competenze emerse dalla validazione.
Di seguito si riportano i collegamenti ai siti web di interesse:
• TECNOSTRUTTURA ed EQF: sezione del sito ufficiale di “Tecnostruttura” (Tecnostruttura delle Regioni per il Fondo Sociale Europeo), in cui è possibile consultare l’accordo siglato il 20 dicembre 2012 in sede di Conferenza Stato-Regioni, sulla referenziazione del sistema italiano delle qualificazioni al quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF), di cui alla Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008.
• EQF: sito ufficiale della Commissione Europea dedicata all’EQF – European Qualifications Framework for lifelong learning, dispositivo di traduzione che consente di mettere in relazione e posizionare, in una struttura a otto livelli, i diversi titoli (qualifiche, diplomi, certificati ecc.) rilasciati nei Paesi membri dell’Europa.
• CEDEFOP: sito del Cedefop (European Centre for the Development of Vocational Training) contenente documenti e contributi utili a comprendere l’EQF, con particolare focus sui seguenti temi: European credit system for vocational education and training (ECVET), Europass e European Quality Assurance Reference Framework (EQARF).
• OPAC: sezione del sito Isfol dedicata al sistema documentale OPAC, che consente di ricercare e consultare documenti relativi al sistema formazione/lavoro in Italia e in Europa tra 20.000 monografie e 1.000 articoli.
• EUROPA2020: documento contenente la strategia della Commissione Europea promossa in occasione di “Europa2020”. La Commissione propone per il 2020 cinque obiettivi misurabili dell’UE, che riguardano l’occupazione, la ricerca e l’innovazione, il cambiamento climatico e l’energia, l’istruzione e la lotta contro la povertà, che guideranno il processo e verranno tradotti in obiettivi nazionali.
• REFERENZIAZIONE EQF: accordo sulla referenziazione del sistema italiano delle qualificazioni al quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF), di cui alla Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008.