Verso l’attuazione del D.lgs 13/2013 sulla certificazione delle competenze con l’Intesa in Conferenza Stato-Regioni
Promuovere il diritto all’apprendimento permanente, attraverso la valorizzazione delle competenze acquisite in ogni contesto di apprendimento. Un obiettivo questo, che il nostro Paese cerca di perseguire da diversi anni, per dare a ciascun cittadino la possibilità di vedersi certificate le professionalità acquisite a livello scolastico e lavorativo.
Su questo scenario si inserisce l’Intesa sul Decreto interministeriale MLPS-MIUR, siglata lo scorso 22 gennaio 2015. Questo provvedimento riguarda la definizione di un quadro operativo per il riconoscimento, a livello nazionale, delle qualificazioni regionali e delle relative competenze, nell’ambito del Repertorio Nazionale dei titoli di istruzione e formazione e delle qualificazioni professionali, di cui all’art. 8 del D.lgs 16 gennaio n. 13 del 2013.
Perché è importante? Innanzitutto perché con essa assistiamo al superamento della fase transitoria del Decreto legislativo 13 del 2013 e all’avvio del sistema nazionale di certificazione delle competenze. In secondo luogo l’Italia può finalmente rispettare gli impegni presi nell’ambito dell’Accordo di Partenariato 2014-2020 per garantire l’esistenza, su tutto il territorio nazionale, di un quadro operativo di riconoscimento delle qualificazioni regionali e delle relative competenze.
Nello specifico si tratta di un documento nato dal lavoro del Gruppo Tecnico e del MLPS, formato da 17 amministrazioni tra Regioni e PA con le rispettive assistenze tecniche e con il supporto di Isfol e Tecnostruttura.
Quali sono gli aspetti cruciali che emergono dall’Intesa? Prima di tutto le qualificazioni professionali rilasciate dalle Regioni e dalle PA. (incluse nel Repertorio nazionale in virtù del rispetto dei requisiti standard di cui all’art. 8 del D.lgs 13/2013) acquistano valore e spendibilità sull’intero territorio nazionale. Inoltre nell’ambito del Repertorio Nazionale viene istituito e reso operativo un quadro di riferimento nazionale che costituisce il riferimento unitario a livello nazionale, sia per la correlazione tra qualificazioni simili tra loro per contenuti professionali e per la loro progressiva standardizzazione, sia per i servizi di individuazione, validazione e certificazione delle competenze.
Le Regioni e le PA hanno 12 mesi di tempo per garantire l’operatività dei propri repertori di qualificazioni e per adottare un quadro regolamentare di organizzazione, gestione e controllo dei servizi di individuazione, validazione e certificazione delle competenze.
Per approfondimenti:
Scarica il testo completo dell’intesa
Consulta il sito: http://www.statoregioni.it/